C'era una volta...
|
|
|
La leggenda dei sei compagni
|
di Guido Gozzano |
C'era una volta un vecchio signore, senza più fortuna, che aveva tre figli.
Il primogenito disse un giorno al padre:
- Voglio mettermi pel mondo, alla ventura.
- Sia come tu vuoi - disse il padre, - ma non posso darti più di dieci scudi.
- È poco, ma farò che mi bastino.
Desiderio prese i dieci scudi e partì.
Giunto in città vide un uomo che gridava per le vie un bando del re.
Il re cercava chi sapesse costruirgli una nave che andasse per mare e per terra. Ricompensa: la mano della principessa.
- Voglio tentare - disse Desiderio, e si propose al banditore.
Fu condotto alla reggia e all'indomani gli fu data un'accetta per abbattere il legno necessario all'impresa.
Lavorò tutto il mattino, e a mezzodì sedette all'ombra d'un vecchio castagno, per mangiare il suo tozzo di pane.
Una gazza lo guardava curiosa, scendendo di ramo in ramo.
Ella diceva nel suo roco cicaleccio:
- Un briciolo anche a me! Un briciolo anche a me!
E protendeva il becco verso le mani di Desiderio, supplicando.
- Lasciami in pace, bestia importuna! - gridò Desiderio impaziente.
La gazza risalì di due rami.
- Che lavoro stai facendo?
- Dei cucchiai, se ti piace! - le rispose Desiderio, beffandola.
- Cucchiai! Cucchiai! - gridò la gazza, risalendo di ramo in ramo.
E disparve.
Terminato il pasto, Desiderio si rimise all'opera, ma ad ogni colpo staccava dall'albero una scheggia in forma di rozzo cucchiaio. E non gli riusciva di far altro. Tentò e ritentò, poi capì di essere vittima di qualche incantesimo.
- Quella gazza dannata mi ha stregato l'accetta!
Gettò via lo stromento e fece ritorno alla casa paterna.
- Già di ritorno, figlio mio? - gli disse il padre.
- Sì. Ho pensato che la vita con voi, nella mia casa, era preferibile a qualunque avventura.
E tacque del bando, e della gazza misteriosa.
Leggi tutto
|
Guido Gustavo Gozzano (che si fa poi chiamare soltanto Guido) nasce a Torino il 19 dicembre del 1883. Si iscrive alla facoltà di legge, ma non giunge mai a laurearsi, preferendo interessarsi di letteratura seguendo – all’università di Torino – i corsi di Arturo Graf, insieme ad un gruppo di giovani con i quali successivamente costituisce il gruppo dei crepuscolari torinesi. Lo scrittore, di salute malferma, non riesce mai ad ottenere un lavoro fisso, ma partecipa comunque attivamente alla vita culturale e mondana della Torino di inizio secolo. Nel 1907 rivela il suo desiderio di rifugiarsi nella poesia con la pubblicazione de La via del rifugio. Qui, lontano da mire intellettualistiche, rivela la sua originalità. Sempre nel 1907 inizia una relazione con la scrittrice Amalia Guglielminetti, ma le sue condizioni di salute peggiorano e lo portano alla tubercolosi. Nel 1911 appare il suo libro più importante: I colloqui, i cui componimenti vengono disposti in tre sezioni: Il giovenile errore, Alle soglie e Il reduce. Per tutto il corso della sua vita Gozzano collabora a giornali e riviste con recensioni letterarie, fiabe per bambini (ricordiamo I tre talismani del 1914 e La principessa si sposa del 1917, postuma), raccolte di articoli (Verso la cuna del mondo, del 1917, postuma) e novelle (L’altare del passato del 1918 e L’ultima traccia del 1919, entrambe postume).Muore a Torino il 9 agosto 1916. |
|
|
|
|
|
|
|