Pseudonimo del poeta Umberto Poli (Trieste 1883 - Gorizia 1957); di famiglia ebraica dal lato materno, fu avviato agli studî commerciali,
e fu per lunghi anni direttore e proprietario di una libreria antiquaria a Trieste. I suoi primi versi risalgono al 1900 ma il primo libro, Poesie, è del 1911;
seguirono: Coi miei occhi (1912), Cose leggere e aganti (1920), Il Canzoniere (1921; ed. crit. a cura di G. Castellani, 1981), Preludio e canzonette (1922),
Figure e canti(1926), Preludio e fughe (1928), Tre composizioni (1933), Parole (1934), Ultime cose (1944), poi tutti raccolti nell'ediz. definitiva del Canzoniere (1945);
e quindi Mediterranee (1947), Uccelli - Quasi un racconto (1951). Scrisse anche alcune prose fra narrative e liriche: Scorciatoie e raccontini (1946), Ricordi-racconti (1956)
e Storia e cronistoria del Canzoniere(1948), contributo alla critica di sé stesso; postumo (1975; nuova ed. 1995) è stato pubblicato un romanzo incompiuto, Ernesto, scritto nel 1953. |