C'era una volta una mercante che aveva una figlia e la sera la portava in società. Una sera la figlia, stando in società, vide un signore che tirava fuor di tasca una tabacchiera e prendeva tabacco, e sul coperchio della tabacchiera c’era un ritratto. Era il ritratto del figlio del Re di Persia con sette veli sul viso, e la ragazza se ne innamorò. Tornò a casa e disse a suo padre: - Papà, mi sono innamorata del figlio del Re di Persia; andatemelo a chiedere per sposo e portategli il mio ritratto. Il figlio del Re di Persia era famoso per due cose: per quant’era bello e per quant’era superbo. Era tanto bello che per la sua bellezza esagerata non poteva essere visto da nessuno, anzi, per paura che qualcuno lo vedesse, portava sette veli sulla faccia, e stava sempre chiuso nella stanza del trono, senza parlare mai con anima viva, tranne che con sua madre. Il mercante, quando sua figlia gli ebbe detto quello, le risposte: - Ragazza mia, è meglio che questo figlio del Re di Persia tu te lo togli dal cuore.Ma la ragazza ormai era presa da una smania e non pensava ad altro. Cominciò a mettere in croce il padre, e tanto fece e tanto disse che il mercante, per non vederla più struggersi, decise d’andare lui in persona a trovare questo figlio del Re di Persia con sette veli sul viso, e di dirgli dell’amore di sua figlia per lui. Lo ricevette la Regina, prese il ritratto della ragazza e andò di là a mostrarlo al figlio. Lo vuoi vedere, figlio mio, quel ritratto? Ditegli che lo butti nel gabinetto. La Regina andò a riferire, e quel povero padre a supplicarla: Ma quella povera figlia mia si strugge in lagrime! Figlio mio, - andò a dire la madre al Re superbo, - dice che la ragazza si strugge in lagrime! Allora dàgli questi sette fazzoletti! Ma mia figlia s’ammazza! – disse il povero padre quando la Regina gli portò i fazzoletti.
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