Con Nadia c’eravamo conosciuti una sera di tanti anni fa, ad una festa in casa di una comune amica, forse alla fine del 2001.
I ferrovieri hanno una capacità speciale nel riconoscersi fra di loro, quando si incontrano, anche se non sono in divisa, e per questo ci ritrovammo subito a conversare, scoprendo che, oltre al lavoro, avevamo in comune tante altre cose. La passione per gli sport minori, per esempio, quelli dove la fatica è tanta e non ci sono premi da vincere. A Nadia piaceva anche cantare e noi, al DLF, avevamo da poco rifondato un coro. Così cominciammo a vederci ogni martedì alle prove del coro. Condividevamo anche la militanza sindacale, la passione per l’impegno politico, la disponibilità a dare una mano a chi è in difficoltà, la voglia di lavorare per difendere e affermare gli ideali comuni e i valori di giustizia sociale, democrazia, pace, rispetto delle persone e delle loro differenze, che siano di genere, di religione, di nazionalità.
Cara Nadia, che tu fossi una persona speciale lo abbiamo visto lunedì scorso, quando, già mezz’ora prima dell’inizio della funzione religiosa, la Chiesa di Sant’Ireneo era piena di persone. Tanti avevano un ricordo particolare di te da raccontare, tutti si sentivano profondamente commossi. Anche il sacerdote che officiava, parlando di te e della tua famiglia e di come tu sia cresciuta partecipando alla vita della comunità parrocchiale, s’è accorto di una partecipazione sincera e straordinariamente numerosa dei tanti che erano venuti per dirti ciao.
In tutti questi anni la nostra amicizia è diventata sempre più profonda e tutti e tutte ci siamo sentiti legati a te. Ci hai amato e hai saputo sempre trovare il modo di dare a noi una parte delle tue energie. Un paio di anni fa, sebbene fossi stanca, di fronte alle nostre richieste di aiutarci a superare un momento di crisi, hai accettato di diventare la Presidente del nostro Coro, caricandoti di altri impegni.
Sei stata una persona speciale e, oggi che non ci sei più, tutti ci accorgiamo di doverti qualcosa, di avere ricevuto da te più di quanto abbiamo saputo restituirti.
Ci mancherai!
L’altro giorno, in Chiesa, la tua amica di gioventù, Caterina ti ha ricordato leggendo i versi da te composti quand’eri una giovane donna di poco più di vent’anni, quando affidavi al tuo diario personale le tue emozioni, i tuoi sentimenti, i desideri, i sogni per il futuro, come ha fatto la gran parte di noi.
E' davvero difficile salutarti perché la commozione è forte;
preferiamo accomiatarci da te, rileggendo i tuoi versi.
Arrivederci Nadia
PENSIERI E RIFLESSIONI DI NADIA
Imparo a vivere
Nel verde dei fiori e dei monti
Nel nero della terra
Terra selvaggia e sofferente
Terra nel viso di donne e di uomini
Terra di lotte, di sudore e di amore
Io scopro e distinguo cose diverse,
l’indifferenza di chi non vive
che toglie ed uccide la vita
indifferenza peggiore dell’odio.
Sicurezza immobile, eterna
Il vento che sferza
La terra povera e scura
Che gonfia il mare
Grigio e bianco.
Io scopro la bellezza
Della vita, della mia vita,
la mia bellezza
e mi abbandono alla gioia, al calore dell’affetto
mi abbandono alla serenità del dolore.
Non mi importa più di perdere qualcosa
La vita è dentro di me.
Morirà con me.
(S. Gregorio 10 settembre 1978)
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