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Il 16 ottobre 1943, alle ore 5.30 del mattino, 130 soldati tedeschi circondarono il Ghetto e iniziarono la razzia dei cittadini romani di religione e cultura ebraica. La polizia fascista li accompagnò e li aiutò nella cattura di quegli ebrei che non vivevano più in Ghetto.
1024 persone ammassate in carri bestiame due giorni dopo furono avviate al campo di sterminio di Auschwitz.
Soltanto quattordici di loro sopravvissero alla deportazione. Nessun bambino tornò. Una sola donna, Settimia Spizzichino fece ritorno a Roma.
Questa mattina alle ore 12, organizzata dal Settore Cultura del DLF Roma in collaborazione con Progetto Memoria, ANED e con la Sezione ANPI Nomentano Italia “Fanny Gasparini Montanari”, con il patrocinio del II Municipio di Roma, si è svolta presso il binario Uno della Stazione Tiburtina la commemorazione di quanti furono deportati.
