Sii dolce con me. Sii gentile.
E’ breve il tempo che resta. Poi
saremo scie luminosissime.
E quanta nostalgia avremo
dell’umano. Come ora ne
abbiamo dell’infinità.
Ma non avremo le mani. Non potremo
fare carezze con le mani.
E nemmeno guance da sfiorare
leggere.
Una nostalgia d’imperfetto
ci gonfierà i fotoni lucenti.
Sii dolce con me.
Maneggiami con cura.
Abbi la cautela dei cristalli
con me e anche con te.
Quello che siamo
è prezioso più dell’opera blindata nei sotterranei
e affettivo e fragile. La vita ha bisogno
di un corpo per essere e tu sii dolce
con ogni corpo. Tocca leggermente
leggermente poggia il tuo piede
e abbi cura
di ogni meccanismo di volo
di ogni guizzo e volteggio
e maturazione e radice
e scorrere d’acqua e scatto
e becchettio e schiudersi o
svanire di foglie
fino al fenomeno
della fioritura,
fino al pezzo di carne sulla tavola
che è corpo mangiabile
per il mio ardore d’essere qui.
Ringraziamo. Ogni tanto.
Sia placido questo nostro esserci –
questo essere corpi scelti
per l’incastro dei compagni
d’amore. nei libri.
Mariangela Gualtieri (Cesena, 1951) è una poetessa e scrittrice italiana. Laureata in architettura allo IUAV di Venezia, ha fondato, insieme a Cesare Ronconi, il Teatro Valdoca nel 1983. Nelle sue opere, sia poetiche che teatrali, ha spesso accentuato l’aspetto della “inadeguatezza della parola”.
Nelle interviste rilasciate dalla poetessa sono citati spesso i poeti da lei amati: Dante, Rebora, Amelia Rosselli, Dylan Thomas. Il teatro della Valdoca ha rappresentato poesie di Mario Luzi, Franco Loi, Franco Fortini, Maurizio Cucchi, Piero Bigongiari.
(Einaudi, 2015)
senza peso (2006)
Bestia di gioia (2010)
Premio Brancati per Le giovani parole (2016)