Carl Spitzweg (Monaco di Baviera 1808 – ivi 1885). Avviato alla professione di farmacista, coltivò da autodidatta il disegno copiando le opere dei maestri francesi e olandesi nella Alte Pinakothek di Monaco; nel 1832 visitò l’Italia. Specializzatosi in scene di genere (Il poeta povero, 1839, Berlino, Nationalgalerie; Inglesi nella Campagna romana, 1845, Monaco, Neue Pinakothek) che, ricche di notazioni realistiche e aneddotiche, sono tra le più felici espressioni del gusto Biedermeier, dal 1844 collaborò con illustrazioni satiriche ai Fliegende Blätter. Dopo i contatti con J. Navrátil a Praga (1849) e con i pittori della scuola di Barbizon (1851), adottò uno stile più morbido, di presa diretta, che giunge a soluzioni dai ricchi impasti cromatici (Montagne bavaresi, 1870 circa, Monaco, Neue Pinakothek).
da Dizionario Enciclopedico Treccani