Alla scoperta di Villa Lante: Arte, Giardini e Storia nel Cuore della Tuscia
Un viaggio tra fontane rinascimentali, labirinti verdi e architettura nobile per accogliere la primavera a Bagnaia.
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Villa Lante si trova nella parte estrema del Borgo medievale di Bagnaia una frazione di Viterbo ai piedi dei Monti Cimini.
Nel 2001 la Villa ha infatti ricevuto il riconoscimento di “Parco più bello d’Italia”.
Il gusto del gioco e della sorpresa, sono queste le prime sensazioni ed emozioni che suscita Villa Lante a Bagnaia. È una delle più significative architetture immerse nel verde del Cinquecento Italiano, uno splendido parco ricco di fontane artistiche in uno dei più bei giardini all’italiana.
Villa Lante rende questo angolo della Tuscia molto suggestivo. Il parco è di straordinaria bellezza e conserva uno dei giardini all’italiana più famosi al mondo. Grazie al volere e all’intuito del cardinale Francesco de Gambara, inizia la costruzione di fontane, cascate, siepi, giochi d’acqua, nicchie e labirinti. L’architetto che ideò la Villa, in stile manieristico, fu Jacopo Barozzi da Vignola, che in quegli stessi anni stava lavorando anche alla realizzazione di Palazzo Farnese a Caprarola.
Non è una Villa vera e propria ma due edifici gemelli posti sullo stesso lato, aperti al piano terra e caratterizzati ognuno da logge a tre grandi arcate. Le logge sono affrescate, rispettivamente, con vedute delle più importanti ville cinquecentesche laziali e volte a grottesche.
La costruzione cominciò nel 1511, ma fu portata a termine intorno al 1566 su commissione del cardinale Gianfrancesco Gambara. L’incontro tra il Cardinale Gambara ed il Vignola è avvenuto quando l’architetto stava lavorando al Palazzo Farnese di Caprarola.
Oggi la villa è conosciuta come “Villa Lante”. Tuttavia non acquisì questo nome se non quando, nel XVII secolo, passò nelle mani di Ippolito Lante Montefeltro della Rovere, duca di Bomarzo, ovvero quando la costruzione aveva già 100 anni di vita.
Nel 2011 è stata votata “Parco più bello d’Italia”. Nel 2014 le viene dedicata una moneta commemorativa in argento dal valore nominale di 5 euro, inserita nella serie “Ville e giardini d’Italia”.