Buone vacanze a tutti!

Cari Soci, andiamo in ferie,
ma quest'anno viviamo una situazione particolare che, pur non volendo venire meno al nostro insopprimibile ottimismo,
ci preoccupa assai.

Malgrado queste preoccupazioni, vi auguriamo comunque di
trascorrere un sereno periodo di riposo, ciascuno secondo le proprie abitudini, attitudini, possibilità ed interessi.
Ci salutiamo con l'augurio di riuscire a lasciarci alle spalle le
difficoltà presenti, per uscire dalle quali è necessaria la
maggiore coesione possibile, il rispetto da parte di tutti delle
norme necessarie per la cura della nostra e dell'altrui salute,
la ricerca di un sentimento unitario solidaristico che
ci consentirà di vincere questa battaglia tutti assieme.
Proviamo a farcela.

Buone vacanze a tutti e arrivederci al 31 agosto.

Il DLF Roma
chiuderà per ferie estive dal 10 al 28 agosto,
riprendendo le sue attività a partire da lunedì 31.

Il Settore Turismo,
chiuderà dal 14 al 23 agosto e riaprirà lunedì 24.

Gli Tustamintu Du 'Na Fata

Favola in ciociaro
(con traduzione in italiano)

«Na 'gnora Fata tunevu tre figli' femmunu i 'nu maschi. Annanzi du murì' chiamavu gli figli maschi i ci dicivu: - "Figli, iè me moru i tu lassu tuttu, ma purciò t'è da marità' chistu figli' femmuna agli primu cu passa vicinu casa; quannu l'ha allucatu, tu puru t'è da tolla' mogli." La madru su murivu i la dumanu appressu passavu pu du là 'nu callalaru; i chistu cummu suntivu dicia: -"O callalaru!!!"- punsavu da issu: "Mo iè tencu da dà' sòruma a 'nu callalaru... oh! abbogna darcila cummu m'ha lassatu di' màtruma." Punsennu, punsennu, gli chiamavu: - "O bon o' callalaru; tu vo' tolla sòramu?" - "Sì, sì, ruspunnivu lu callaalaru. Su la tozu i su muttivu 'n viai'." Chella pora giuvunotta cummu su stancavu du camminà', dicivu agli maritu: - "Do' mu porti tu?" - "Chi tu cridi cu si' iè?, iè si' nu pôrcu", ruspunnivu gli maritu, i duvuntavu porcu.

Colti in momenti di ozio e relax i soggetti Michael Carson trasmettono emozioni attraverso le espressioni, le pose e la tecnica pittorica.

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Vita al castello
di Achille Campanile

Salone nel vecchio castello gentilizio dei Marchesi Longevi nella campagna romana. Questa nobile schiatta, davvero fa onore al proprio nome, è rappresentata momentaneamente nel castello da ben quattro generazioni insieme e cioè dal marchesino Carletto di dieci anni, da suo padre il marchese Ettore di 30, dal nonno marchese Leopoldo di 50, dal bisavolo marchese Giulio di 70 e dal padre del bisavolo marchese Ottorino di 90, avendo quest'ultimo invitato tutti i discendenti a villeggiare nel castello avito, giusta un'antica tradizione che si rinnova ogni anno da secoli, con grande disappunto dei giovani membri della prosapia e delle loro mogli, le quali molto si annoiano in quei tetri saloni dove son costrette a sopportare la tirannide di un vivente antenato che impone loro i capricci del suo umore non cattivo, ma bisbetico e vecchie storielle notissime che si tramandano di padre in figlio e a cui essi debbono ridere per non essere diseredati. Invano le giovani generazioni della casata mordono il freno.
Il nonagenario che tra l'altro è sordo come una campana
non ci sente da questo orecchio.

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