La signora Oreille era tirchia.
Riconosceva il valore di un quattrino e possedeva un arsenale di
princìpi severi sulla moltiplicazione del denaro. La sua domestica, certo,
faceva una gran fatica a grattare qualche franco sulla spesa,
e il signor Oreille riceveva degli spiccioli di mancia con estrema difficoltà.
Eppure stavano bene, non avevano figli; ma la signora Oreille soffriva davvero
quando vedeva le monete luccicanti uscire da casa sua.
Era un vero strazio per il suo cuore e ogni volta che doveva fare una spesa di una certa entità, benché indispensabile, dormiva malissimo la notte seguente.
Il signor Oreille ripeteva di continuo alla moglie:
«Dovresti essere di manica più larga, visto che non sperperiamo i nostri guadagni».
Lei rispondeva:
«Non si sa mai cosa può succedere. È meglio avere di più che di meno.»
Era una piccola donna di quarant’anni, vivace, grinzosa, curata e spesso nervosa.
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