Al tempo che le volpi andavano in ciabatte per non farsi male ai piedi c’era una bella ragazza di nome Costanza che andò sposa a un ragazzo giudizioso e lavoratore di nome Bonafé.
Fatte le nozze Costanza andò al mercato e comperò un bel pezzo di carne per fare un buon pranzo al marito e, tornata a casa, l’attaccò ad un chiodo. In men che non si dica un topo la vide e subito corse a mangiarla
E non si sa come sia stato
Arrivò il topo e ci restò attaccato!
Costanza, appena vide quello che era successo, andò a prendere il gatto perché prendesse il topo. E il gatto corse ad acchiapparlo
Ma non si sa come sia stato
arrivò il gatto e al topo restò attaccato!
Disperata la sposa non sapeva cosa fare; pensa e ripensa andò a chiamare il cane e l’aizzò a prendere il gatto.
Il cane abbaiò e corse per acchiappare il gatto
Ma non si sa come sia stato
arrivò il cane e al gatto restò attaccato!
Costanza si mise a piangere e a strapparsi i capelli; cerca cerca andò dalla capra e le ordinò di prendere il cane. La capra abbassò le corna, prese la rincorsa e
Ma non si sa come sia andata
la capra al cane restò attaccata!
Allora Costanza andò su tutte le furie; corse nel bosco e andò dal lupo, dicendogli d’andare a prendere la capra. Il lupo non se lo fece dire due volte; in quattro balzi era arrivato alla casa. Digrignò i denti, sfoderò gli unghioni e s’avventò
Ma non si sa come sia stato
il lupo alla capra restò attaccato! |