Questa storia arriva da un paese lontano lontano.
In questo paese abitavano dei bravissimi artigiani, esperti nella fabbricazione di magnifiche batterie piene di energia.
Tutto filava liscio: ogni giorno gli artigiani si alzavano, costruivano nuove batterie e ogni sera le riponevano con orgoglio nei loro depositi.
Un giorno però sorse un problema: gli abitanti avevano così tante batterie da non sapere nemmeno più dove metterle… i magazzini erano tutti pieni e, cosa ancora più triste, non c’era nessuno con cui condividere tutta quell’energia!
Pensa e ripensa, finalmente ebbero una bellissima idea: costruire dei robot a cui donare le batterie!
In men che non si dica, nel paese cominciarono a gironzolare robot di ogni tipo e carattere: ce ne erano di alti, di bassi, di magri e di grassi, di simpatici e di antipatici…Più di ogni cosa al mondo, i robot amavano proprio le batterie elettriche. Queste davano loro la forza per camminare, parlare e pensare, insomma, davano loro l’energia per vivere. Per i robot niente era meglio di una batteria nuova di zecca perché, più nuova era la batteria, più energia potevano ricevere.
Gli artigiani, amando moltissimo gli amici robot, cercavano sempre di migliorare la qualità delle batterie che costruivano, convinti che loro apprezzassero simili attenzioni e che in qualche modo li avrebbero ricambiati.
Ma, in realtà, i robot amavano solamente le fonti elettriche per la vita…
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